Chiesetta del Crocifisso, capolavoro a due passi da Cascina Ovi
Segrate come Firenze. Segrate come Monreale.
Anche qui in via Olgia, a dieci metri dalla soglia del Ristorante Cascina Ovi, c’è una cappella dedicata al Santissimo Crocifisso.
Ed è un piccolo gioiello. Lo sono gli affreschi quattrocenteschi, testimonianza del passato del quartiere di Lavanderie e orgoglio dell’intera comunità segratese.
L’oratorio era dedicato a San Giovanni Battista. Cosi lo ricordano gli atti delle visite Pastorali dal 1571 fino al Settecento.
La Crocifissione è rappresentata sull’abside. Sulla volta a crociera gli Apostoli sono dipinti su dodici medaglioni, insieme a Cristo risorto. Sulle pareti laterali sono rappresentate le Sante Caterina e Chiara. Sullo sfondo dell’immagine di Santa Chiara si intravedono i particolari di un borgo medioevale con torri, filari di alberi e le figure di due suore. Sparsi sulle altre pareti dell’edificio si trovano frammenti di un San Sebastiano, dell’architettura di una piccola chiesetta e, ai lati sullo sfondo, il sole fiammeggiante, riferimento iconografico San Bernardino da Siena.
Riferimenti filologici: l’attribuzione degli affreschi è alla bottega di un maestro assai prossimo a Cristoforo Moretti (documentato dal 1451 al 1485), specializzato in composizioni simili (chiesa di San Siro alla Vepra, San Vincenzo in Prato a Milano, Oratorio di Santa Margherita a Casatenovo Brianza) e in qualche modo vicino al Foppa e agli Zavattari.
Un documento artistico e storico unico. Ma non solo: il luogo nel quale diverse coppie scelgono di celebrare il loro matrimonio.
L’ultima, come si vede dalle foto, recentemente.