Abiti e danze, artigianato e tessuti di Sardegna

In questo post, vi conduciamo in un piccolo ma denso viaggio nei prodotti tradizionali dell’isola del nostro cuore, della quale – nel nostro ambito: la cucina di qualità – cerchiamo con umiltà e rispetto di essere degni testimoni.

Costumi e abiti

L’abito tradizionale sardo esprime il carattere di una terra che vanta una storia millenaria: è tuttora usato in occasioni particolari, per esempio durante le grandi sagre, come quella di Sant’Efisio a Cagliari o la cavalcata sarda di Sassari.

È anche possibile incontrare donne che indossano gli antichi abiti tradizionali a Busachi, Orgosolo e in altri centri isolani nei quali la tradizione si mantiene viva almeno in occasioni particolari quali la messa domenicale o la festa del paese. Il costume sardo è un capolavoro di ricami e rifiniture, decorazioni e colori.

Elementi tipici del costume maschile sono la camicia, il gilet, la giacca, i pantaloni di lino bianco detti “ragas”, il berretto, cui può aggiungersi il caratteristico “gabbanu” (cappotto lungo in lana di pecora sarda), tipico della tradizione pastorale, e un grosso cappotto di pelle di capra con la lana, la cosiddetta “mastruca“.

Il vestito femminile tradizionale sardo è più ricco di quello maschile, più sontuoso, vario e colorato. Suo elemento tipico è la cuffia, che può essere uno scialle, un velo o una cappa. Mentre il corsetto presenta diversi tagli, la camicia è rigorosamente bianca e permette agli sbuffi di fuoriuscire. A decorare il vestito tradizionale femminile sono gioielli d’oro, d’argento, spesso in corallo o perle.

Danze e ritmi

Il ballo tradizionale (“su ballu sardu”) è ancora oggi ampiamente diffuso e rappresenta ancora un fondamentale momento di aggregazione. Ancora fino agli anni ’50 del Novecento, molto del successo di una festa si misurava dalla riuscita delle danze e della musica. I balli sono ricorrenti durante alcuni periodi dell’anno, quali il Carnevale, le feste patronali, le feste campestri e i matrimoni. Le sue forme tipiche variano a seconda delle occasioni e nel caso in cui si svolgano in un ambiente chiuso o aperto. Ogni ballo ha il suo nome peculiare, che sottolinea la componente toponimica (logudoresa, campidanesu, balli ‘e su marghine e il ballu ‘e ‘Usache), quella morfologica (ballu tundu, ballu brincu, passu puntau, passu e tres); quella anatomica (s’anchetta, sciampitta) o strumentale (ballu ‘e su saccu, ballu ‘e sa scova).

A scandire il ritmo della danza può essere il canto monodico della voce femminile o di quella maschile, la polifonia vocale, la voce con accompagnamento strumentale (chitarra, organetto e “pipiolu“). Tra gli strumenti musicali che accompagnano le musiche da ballo compaiono “satrunfa“, “s’affuente“, “su tumbarinu “, “sa chitarra“, “su sonu”(la fisarmonica) e “su sonette a bucca”(l’armonica).

Tradizionalmente i suonatori e i cantori sono al centro dello spazio adibito alla danza ed è molto intenso il rapporto che hanno con ballerini e pubblico. Il suonatore – con le “picchiadas“, frasi musicali più ritmate – spinge i danzatori a un maggiore coinvolgimento, a un ritmo più sostenuto.

Artigianato

Esempi eccellenti di un’arte millenaria sono rappresentati dall’arte dell’intreccio dei cesti, la tessitura e la lavorazione del legno e dei metalli. È anche presente una produzione di oggetti ornamentali a fini decorativi, quali la lavorazione di oro e coralli per la produzione di gioielli e monili, con tecniche e segreti tramandati dalle donne di generazione in generazione.

Semplici e lineari sono le ceramiche sarde, lavorate al tornio, cotte nel forno e smaltate a colori naturali, rappresentate da vasi, piatti e brocche. I laboratori di ceramiche sarde più celebri si trovano ad Assemini, Oristano, Olbia, Siniscola, Dorgali, Cagliari e Sassari.

Una delle testimonianze artigianali più autentiche dell’isola sono i gioielli, tradizionalmente in filigrana d’oro e corallo. Possono essere orecchini, collane, spille e bottoni usati per feste e matrimoni. Il gioiello più tipico rimane la fede nuziale sarda, piatta e decorata da gocce d’oro o d’argento. I gioielli più celebri sono quelli prodotti a Alghero e Bosa.

Tessuti

Accanto alla produzione dei cestini, nati per la raccolta e la decorazione della casa e presenti in una grande varietà di forme, un posto di rilievo nell’artigianato sardo è occupato dalla tessitura. I tessuti di manifattura artigianale possono essere realizzati con telai verticali, come nella regione della Barbagia, o orizzontali, presenti in tutta la Sardegna.

Molto vasta la scelta dei prodotti tessuti al telaio, tra cui coperte, salviette di lino, arazzi, tovaglie e stoffe per l’arredamento.

Di questa tradizione qui a Cascina Ovi da quasi dieci anni cerchiamo – nell’ambito di nostra competenza, con umiltà e rispetto – di essere parte.


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