Addio, Papa Franceco

Un ricordo laico di un grande Pontefice.
Questo è il sito web di un ristorante.
Chi firma queste righe non è credente.
Eppure oggi sento il dovere, il piacere e il bisogno di ricordare Papa Francesco.
Un uomo che ha cambiato la Chiesa e dunque il mondo.
Un uomo che è stato vicino agli ultimi fin dall’inizio, talvolta contro la corte del Vaticano, che lui considerava come l’ultima corte europea governata da un sovrano e di cui non perdeva occasione di evidenziare limiti e storture.
Prima del suo pontificato certe parole e certi gesti non sarebbero stati neppure concepibili.
Ha avuto il coraggio di essere rivoluzionario, scandaloso, profondamente umano.
Ha avuto la sfrontatezza di parlare a tutti, non solo ai credenti.
In un mondo che brucia per il clima che cambia e che trema per le guerre che scoppiano la sua voce è stata per anni la più netta, la più vera e la più lungimirante. Spesso, troppo spesso, la sola.
In un’epoca in cui parlare di riarmo e di guerra sembra tornato normale, la sua parola mancherà terribilmente.
Di Papa Francesco sentirò la mancanza, perché è stato un uomo che ha influito sul mio modo di pensare al bene.
La mia speranza è che chi verrà dopo sappia parlare con la sua stessa voce.
Francesco Rizzo