Addio a Nicolo Pomata da Carloforte, fuoriclasse della cucina mondiale
Il nostro ricordo per il grande chef appena scomparso.
È stato la sua bandana multicolore, marchio di fabbrica che ne faceva una sorta di David Foster Wallace dell’arte culinaria.
È stato il suo nome sdrucciolo nella grafia e nella pronuncia, quel “Nìcolo” che ha presto sostituito l’anagrafico “Nicola” non solo sull’insegna del locale sul lungomare Battellieri, ma sulla bocca degli amici, dei conoscenti, di tutti.
È stato il suo piatto eponimo, quelle “linguine alla Nicolo” in grado di mettere insieme tonno di Carloforte, olive, capperi, pecorino e scorza di limone e trarne una leggenda della ristorazione carlofortina e mondiale.
È stato ciascuno degli infiniti aneddoti che circondano la sua figura, la sua persona e il suo mito.
È stato tutto questo e molto di più.
Per noi di Cascina Ovi Nicolo Pomata è stato un modello e un riferimento. Per la Sardegna è stato un orgoglio, per la cucina italiana una di quelle pietre miliari che segnano un prima e un dopo.
Se ne va, e insieme resta, Nicolo Pomata da Carloforte.
Se ne va, portato via da un malore improvviso.
Resta, nella tradizione della sua famiglia votata alla ristorazione, cominciata con il nonno e proseguita con il figlio, resta nella nostra gratitudine, nel nostro ricordo e nella storia della nostra cucina.