Il nostro omaggio a una pagina di storia

Comunque la si voglia giudicare, la cucina degli anni ’70 e ’80 ha segnato l’evoluzione della ristorazione italiana: il nostro menù di Carnevale è a tema.

Quanto bistrattata, la cucina degli anni ’70 e ’80. E quanto ridicolizzata

Non senza qualche oggettiva ragione.

Ma fare eccessivo sarcasmo dalla nostra prospettiva privilegiata di contemporanei sarebbe tanto facile quanto ingiusto.

Ricordate che cos’era davvero la ristorazione in Italia fino a tutti gli anni ’60?

Un breve riassunto per chi ha la memoria corta o doveva ancora nascere.

La scelta non era molta.

✅ C’erano osterie e trattorie, che servivano piatti regionali, caserecci e abbondanti: talvolta, questi locali provavano a scimmiottare qualche idea in arrivo dall’estero, con risultati non sempre memorabili.

✅ C’erano i ristoranti dei grandi alberghi, che proponevano cucina internazionale: quella di derivazione ottocentesca, quella dei grandi tagli di carne in crosta.

✅ C’erano gli indirizzi di livello altissimo: uno o due per ogni città.

✅ C’erano le pizzerie.

Poco altro.

Poi qualcosa cominciò a cambiare.

Nelle cucine comparvero le brigate: prima non esistevano.

Nei menù spuntarono i piatti espressi, preparati sul momento: addio piatti riscaldati dopo l’ordine del cliente.

L’attenzione alle materie prime cominciò a essere centrale.

Tutto questo cominciò nei primissimi ’70 e proseguì per i 20 anni successivi. Era l’alba di una nuova era.

Se oggi la ristorazione italiana è di livello assoluto lo dobbiamo anche alla strada percorsa nei due decenni più ruggenti e più strapazzati della nostra storia gastronomica.

Ecco perché abbiamo deciso di omaggiare “Quei favolosi anni ’70 e ‘80” la sera di Carnevale con questo menù.

Il menù [65 euro a persona bevande escluse]

  • Bollicine e vol-au-vent con royal di guanciale e “caviale”
  • Cocktail di gamberi in coppa su foglia di lattuga
  • Anatra all’arancia
  • Risotto alle fragole e champagne
  • Crêpe Suzette al Grand Marnier e gelato alla vaniglia

Tutta la serata sarà a tema, con DJ set e cocktail bar. Gradito, ma non obbligatorio, presentarsi in maschera.

Prenotazioni: 02 213 95 81.

Vi aspetto sabato 8 marzo a Cascina Ovi, non mancate!

Francesco


DOVE SIAMO

  • Via Olgia, 11
  • SEGRATE (MI)
  • ITALIA

CASCINA OVI

  • +39 02 213 95 81
  • info(at)cascinaovi(punto)it

ORARIO

  • Ma, Me, Gi, Ve, Sa, Do: 12-30 – 14.30
  • Ma, Me, Gi, Ve, Sa: 19.00 – 23.30

(c) Ristorante Cascina Ovi Srl - Graphics and copy  

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: