Una festa antica, un abbraccio nuovo

Riflessioni a ruota libera e tanti ringraziamenti dopo la nostra Serata sarda.
Sabato sera Cascina Ovi si è riempita di voci, di risate e di bellezza.
La Serata sarda ci ha donato quella magia che si crea quando tante persone diverse si siedono fianco a fianco e, come per un incantesimo, da sconosciuti diventano amici.
Ci siamo impegnati perché ogni ospite potesse sentirsi parte della famiglia.
Ma la verità è che siamo stati noi, per primi, a sentirci accolti.
Inclusione? Sì, certo. Ma nel senso più vero: sono stati i Ragazzi di Robin a spalancarci le porte del loro mondo straordinario ed entrarvi è stato per noi un grande onore e una gioia difficile da spiegare.
Cibo, vino, musica, calore: per un attimo ci è sembrato di tornare bambini, di vivere di nuovo le feste della nostra infanzia.
Una tavolata unica per tutti, un clima di allegria sincera: era questo lo spirito che volevamo regalare ed è stato bello vederlo nascere, crescere, diventare più grande e più profondo di ogni nostra aspettativa
Grazie alla squadra incredibile di Cascina Ovi, agli ospiti e amici che ci hanno scelto, a Paola, la nostra amica Sarda al Nord, che ha portato in sala l’arte dei suoi culurgiones, a Il Prezioso di Cagliari per la bellezza delle sue filigrane, a chi ha danzato e suonato per noi, a tutti gli sponsor, amici e fornitori (grazie ai vini Saraja, all’acqua Smeraldina, ai Tartufi Sardegna). Ma, sopra tutti, grazie ai Robin.
È stata una serata bellissima. E sì: la rifaremo. Non vediamo l’ora.
A si biri! 🫵🏻