Accettare ogni metodo di pagamento non è una concessione: è rispetto per il cliente ed è un servizio che forniamo ai nostri ospiti. Benvenuti nel 2025!

Sapete quanti italiani pagano ancora in contanti al ristorante? Appena uno su tre.

Il 67% dei clienti, infatti, preferisce strumenti digitali per saldare il conto quando acquista cibi e bevande in ristoranti, bar o servizi di consegna. Lo rivela una recente ricerca di Adyen in collaborazione con OnePoll (giugno 2025), che conferma una tendenza ormai consolidata: il contante sta lasciando spazio ai pagamenti elettronici.

Eppure ogni tanto qualcuno mi chiede ancora se a Cascina Ovi accettiamo American Express.

Certo che sì: come si può anche solo pensare di non accettarla nel 2025 per risparmiare qualche punto di commissioni?

Sarebbe come spegnere l’insegna per risparmiare sulla bolletta della luce».

La questione non è economica, ma culturale.

Alcuni colleghi si lamentano delle commissioni, ma la vera domanda è: che cosa comunichi al cliente se non accetti la carta con cui vuole pagare?

Stai dicendo, in sostanza, che non ti interessa offrirgli un servizio completo, né che torni da te la prossima volta che uscirà a pranzo o a cena.

Nel 2025, garantire la libertà di pagamento dovrebbe essere un fatto scontato.

Soprattutto in un ristorante, dove molti ospiti pagano con carte aziendali i pranzi e le cene di lavoro o desiderano semplicemente usare i loro strumenti abituali.

La stessa ricerca evidenzia come gli sconti restino l’incentivo più efficace per i clienti (39%), con il cashback preferito tra i 35-44enni (36%) e la raccolta punti tra i più giovani (37% dei 18-24enni).

Mi chiedo allora se certi ristoratori “odino” i giovani o non li vogliano tra i loro clienti.

I ragazzi si aspettano semplicità, velocità, libertà di scelta.

Se non gliela dai, sceglieranno un altro posto. E avranno ragione.

Il mondo è cambiato. Chi non lo accetta, forse, rimpiange il tempo delle cambiali.

A costoro dico soltanto: benvenuti nel 2025.

Francesco Rizzo