Se questo fosse l’ultimo capitolo di questa storia, sarebbe un finale meraviglioso.

Compleanno di Dario Noseda, l’eroe che ha domato l’oceano: Dario decide festeggiarlo insieme a noi, cenando a Cascina Ovi.

Entra (è il primo ospite in assoluto della serata), ci abbracciamo, lo facciamo accomodare.

Come stai? Ti vedo bene. Che cosa ti fa piacere mangiare?

Proprio in quel momento suona nuovamente il campanello. Intravvediamo attraverso vetri, nel buio non ancora assoluto della sera d’aprile che sta scendendo, un profilo, una silhouette gravata da un grosso pacco. Un ospite che si presenta solo (e munito di ingombrante bagaglio) non è, in assoluto, qualcosa di improbabile; ma non è certamente il nostro cliente-tipo: di solito, chi frequenta Cascina Ovi ama la compagnia.

Corriere. C’è un collo per voi.

Il nostro Francesco apre la porta, ringrazia e saluta. Guarda quanto si ritrova tra le mani: davvero un oggetto singolare. Voluminoso, pesante, dalla forma irregolare.

Francesco, ti aiuto io,

si offre Dario.

Insieme trovano un paio di metri quadri liberi dietro la cassa, appoggiano a terra con delicatezza quello strano oggetto (anche a reggerlo in due, quanto pesa!), cominciano a liberarlo dall’involucro di carta e pluriball.

Ne emerge un colore inconfondibile: l’arancione della Star di Dario.

Una lacrima e un sorriso. I due restano senza parole. Un abbraccio e il tempo di una foto.

Pierrick Blaise, il nostro amico di St. Lucia, ci ha fatto il regalo più bello.

Se questo fosse l’ultimo capitolo di questa storia, sarebbe un finale meraviglioso. Se invece (non possiamo escluderlo) ci dovessero essere nuovi capitoli ancora, siamo certi che saranno all’altezza di questa saga che ci ha coinvolto come l’avventura, come l’eroismo, come l’oceano.